Cos’è il mandato di arresto europeo
Chi ha commesso un reato o presume di essere indagato in un altro Stato europeo rispetto a quello di residenza, non può considerarsi “salvo” una volta rientrato in Patria e superato il confine. In questo caso infatti potrebbe essere emesso nei suoi confronti un mandato di arresto europeo.
Lo strumento del mandato di arresto europeo (MAE)
Con la decisione quadro 2002/584, l’Unione Europea ha dotato gli Stati membri dell’UE dello strumento del mandato di arresto europeo (MAE). Lo scopo è la riorganizzazzione della collaborazione e la cooperazione tra le autorità giurisdizionali dell’Eurozona. In tal modo, si semplifica il reciproco riconoscimento dei provvedimenti giudiziari. La procedura del MAE prevede il contatto diretto tra le magistrature dei Paesi coinvolti per una rapida esecuzione dell’arresto e della consegna di ricercati e condannati. In molti casi si tratta di persone fuggiti verso uno Stato europeo diverso da quello di condanna o da quello in cui sono sottoposti ad indagini. Il MAE si presenta come una procedura più efficace rispetto alla “classica” estradizione. I tempi sono più snelli ed i termini più brevi e perentori.
Il meccanismo di funzionamento del mandato di arresto europeo
Un esempio può aiutare a comprendere il meccanismo di funzionamento del mandato d’arresto europeo: se Tizio commette un reato in Germania e durante le indagini o all’esito del processo fugge in Italia, i magistrati tedeschi notificano il MAE alla magistratura italiana, la quale provvederà a sua volta ad arrestare Tizio. Una volta arrestato il ricercato, le autorità dovranno decidere sulla sua effettiva consegna alla Germania. Se Tizio si mostra bendisposto, la decisione positiva di consegna perviene alle autorità tedesche entro 10 giorni dall’arresto in Italia, in caso contrario entro 60 giorni. Una volta presa la decisione, le autorità italiane si accorderanno con quelle tedesche sul giorno effettivo della consegna, che dovrà avvenire comunque non oltre 10 giorni dalla rispettiva decisione.
Come comportarsi alla notifica di un mandato di arresto europeo
Ai sensi della normativa europea in materia, al momento dell’arresto l’interessato ha sempre il diritto di essere informato sul titolo di reato di cui è accusato o condannato, o comunque sul motivo di emissione del MAE. In questa fase egli ha altresì il diritto essere assistito da un avvocato d’ufficio o di fiducia e da un interprete. Il mandato di arresto rappresenta soltanto una procedura prodromica e funzionale al procedimento penale o all’esecuzione della condanna.È importante avere un avvocato esperto. Considerando i termini di consegna, non si ha molto tempo. Bisogna concordare tempestivamente una strategia di difesa valida. Di conseguenza, si consiglia di conferire l’incarico ad un avvocato di fiducia che sia specializzato nel diritto internazionale penale. Già dal momento dell’arresto bisogna serve un’assistenza valida. Un avvocato penalista esperto potrà seguire il cliente nel modo giusto in tutte le fasi del procedimento.
Per quali tipologie di reato può essere emesso il mandato d’arresto europeo?
Il mandato di arresto europeo può essere emesso dallo Stato richiedente soltanto per quei reati che sono previsti come tali anche dalla legge dello Stato a cui si richiede l’esecuzione dell’arresto. Qui si parla del principio del divieto della doppia incriminazione. La verifica della doppia incriminazione è automatica per 32 fattispecie di reato.
Ulteriore requisito applicativo è quello che per il reato sia prevista una pena edittale massima di almeno 3 anni di reclusione secondo la legge del Paese richiedente. Oltre a ciò, attraverso il MAE debba darsi esecuzione ad una misura di sicurezza privativa della libertà della durata non inferiore ai 12 mesi. Soglia che si abbassa a 4 mesi in caso di avvenuta condanna.
L’arresto e la consegna allo Stato richiedente non possono in alcun caso essere eseguiti per motivi politici. Infatti, in Italia l’art. 23 della Costituzione vieta espressamente l’estradizione. Per estensione, vieta anche l’arresto e la consegna, ad un altro Paese per la commissione reati politici.
Come fa lo Stato richiedente a sapere dove si trova il ricercato?
Le richieste di MAE esigono una necessaria attività di ricerca dell’interessato. Questa può avvenire sulla base di un’attività investigativa interna o attraverso il SIS (Sistema d’Informazione Schengen). In caso d’esito negativo si ricorre all’Interpol.
Lo Stato cui si richiede l’arresto può rifiutarsi di consegnare i propri cittadini?
Difficilmente. A differenza dell’estradizione, nel MAE il rifiuto è cosa complessa. Lo Stato che rifiuta deve motivare la propria “esclusiva” pretesa di persecuzione del reato. Lo stesso vale anche nei casi di esecuzione della misura privativa della libertà. Tuttavia lo Stato che deve provvedere all’arresto può attivarsi nel pretendere delle “garanzie”. Ad esempio:
1) se residente abituale, si potrebbe richiedere che il ricercato o il condannato sconti l’internamento o la detenzione in Italia;
2) se la condanna in questione è l’ergastolo, l’Italia può decidersi di consegnare l’ergastolano solo qualora gli venisse riconosciuto il diritto alla revisione della pena.
In quali casi il mandato d’arresto europeo viene obbligatoriamente rifiutato?
1) Tizio è un minore d’età e per la legge italiana non è penalmente perseguibile;
2) Tizio è già stato giudicato per lo stesso reato (ne bis in idem);
3) Tizio ha commesso un reato che, seppur perseguibile, in Italia è stato amnistiato.
Quando invece il mandato d’arresto europeo può essere solo eventualmente rifiutato?
1) Il fatto non è reato nel Paese chiamato ad eseguire l’arresto;
2) Il reato è prescritto secondo la legge di quest’ultimo;
3) Sul fatto per il quale s’indaga è stato già avviato un procedimento penale nel Paese chiamato ad eseguire l’arresto;
4) Il Paese chiamato ad eseguire l’arresto è titolare della giurisdizione territoriale per la persecuzione del reato.
Dopo l’arresto quali sono i tempi di consegna effettivi?
Secondo le statistiche della commissione Europea, il 50% di tutte le consegne avviene su consenso dell’interessato entro il termine di 14 giorni. Quando non vi è consenso, invece, la consegna avviene in meno di 60 giorni.
Quali sono gli Stati che ricorrono maggiormente al mandato d’arresto europeo?
Secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea nel questionario MAE 2015, la Germania è al secondo posto dopo la Polonia e prima dell’Italia per numero di mandati di arresto europeo emessi.
Contattate l’avvocato tedesco che parla la Vs. lingua
Se siete in Germania sotto inchiesta da parte di una Procura di Stato tedesca o se avete domande sul diritto penale tedesco, potete contattare qui un avvocato esperto tedesco nella difesa penale. I nostri avvocati mettono a Vs. disposizione la propria esperienza nella difesa in procedimenti penali in Germania. Riceverete un’assistenza legale a 360 gradi. Vi assistiamo e consultiamo in lingua italiana!
Ulteriori informazioni sul MAE – mandato d’arresto europeo: Treccani – Mandato d’arresto europeo