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I reati

Cos’è un reato

Il reato è un comportamento umano volontario, che si concretizza in un’azione o un’omissione tesa a ledere un bene tutelato giuridicamente e a cui l’ordinamento giuridico fa discendere l’irrogazione di una pena (sanzione penale). Si tratta pertanto di un illecito la cui contrarietà a legalità (in tedesco Rechtswidrigkeit) e il suo disvalore sociale sono talmente elevati che lo Stato punisce l’autore del reato con una sanzione penale, che può essere di natura pecuniaria o di natura preventiva.

Il principio di base del diritto penale è rappresentato dal brocardo latino Nullum crimen, nulla poena sine lege (nessun reato, nessuna pena, senza legge), pertanto, un reato è tale soltanto quando è indicato come reato dalla legge. Altro principio portante del diritto penale e complementare a quello sopra esposto è la irretroattività dello stesso, secondo la quale nessuno può essere processato e condannato per fatti che non costituivano reato al momento in cui sono stati commessi. Se una legge penale introduce dunque una nuova figura di reato, questa non può essere applicata alle azioni precedenti la sua emanazione, poiché al momento in cui si sono svolti i fatti il reato non era previsto come tale (principio normato nel diritto tedesco dagli artt. 103 comma 2 GG e § 1 StGB).

I reati sono previsti e normati dal diritto penale, che in Germania è contenuto nelle norme del Codice penale (StGB) e in numerose leggi speciali esterne al codice ma con valore gerarchico di pari grado alle norme ivi previste.

L’accertamento del reato

L’applicazione della sanzione penale è l’ultima fase del procedimento penale, ovvero di quella procedura approntata dall’ordinamento giuridico che porta dal momento iniziale della commissione del reato fino al suo riconoscimento d’innanzi al giudice e all’irrogazione della pena finale. Prima che si giunga tuttavia a voler sanzionare il reato, bisogna anzitutto stabilire che il fatto commesso sia effettivamente da considerarsi una fattispecie delittuosa, questo deve essere accertato, e a tale scopo devono pertanto sussistere una serie di elementi essenziali affinché possa parlarsi di reato: l’atto antigiuridico deve essere menzionato nel codice penale o in un’altra legge come reato e in relazione alla commissione dello stesso deve essere prevista una pena, l’autore del reato deve aver commesso l’azione (o l’omissione, nel caso dei reati omissivi) con piena consapevolezza e intenzione; il reato deve essere stato commesso senza che sussistessero, al momento del suo compimento, cause di giustificazione. Queste ultime escludono la punibilità dell’atto, di per sé contenente tutti gli altri elementi essenziali del reato, in corrispondenza di determinate situazioni peculiari: l’esempio tipico è l’omicidio, o il reato di lesioni personali, commessi per legittima difesa.

L’accertamento spetta ai vari organi dell’autorità giudiziaria. Il PM, che dirige ed è a capo delle indagini preliminari, dovrà accertare se vi siano i presupposti per rinviare a giudizio; qualora ritenga di non doversi procedere, poiché ad esempio il fatto commesso non costituisce reato, provvederà ad emanare il decreto di archiviazione. Se il PM rinvia invece a giudizio, spetterà al giudice in questo caso svolgere l’accertamento sul reato, ovvero sulla sua sussistenza e sulla mancanza di cause di giustificazione, sul nesso causale tra l’azione e l’evento dannoso, sulla colpevolezza del presunto autore.

Dolo e colpa

I reati possono essere commessi dall’autore con dolo (Vorsatz) o con colpa (Fahrlässigkeit). Egli agisce con dolo quando la sua condotta è consapevolmente e intenzionalmente rivolta a commettere un reato: l’autore sa quello che sta facendo, è consapevole della natura criminale della sua azione e vuole portarla a termine procedendo secondo il suo piano. L’autore di un reato agisce invece colposamente quando egli non vuole intenzionalmente e coscientemente commettere un reato, ma le sue azioni cagionano una danno poiché compiute con negligenza, imprudenza o imperizia. Commette un reato doloso chi, ad esempio, spara intenzionalmente ad un altro individuo sapendo che costui si trova nell’area bersaglio verso cui sta puntandola mira. Commette un reato colposo chi invece commette un’azione illecita a causa di negligenza, imprudenza o imperizia: l’autore dell’illecito in questo caso non vuole commettere il reato, ma non considera le conseguenze dannose o pericolose del suo atto, perché non applica la diligenza cui sarebbe obbligato sulla base delle circostanze specifiche. Un esempio di reato colposo è quello compiuto dal proprietario di un animale che alimenta quest’ultimo con cibi inadatti all’animale o pericolosi, l’animale si ammala o muore improvvisamente: in questo caso il proprietario non voleva intenzionalmente far ammalare o cagionare la morte del suo animale, ma il suo comportamento negligente ha causalmente condotto al verificarsi dell’evento malattia o dell’evento morte.

La sanzione penale: tipi e obiettivi

La risposta dell’ordinamento giuridico all’autore del reato, che sia stato accertato tale attraverso il processo penale, è l’applicazione della sanzione penale, ovvero della pena. La pena viene di norma applicata dal giudice attraverso la condanna e i tipi di pena si dividono in due macro-gruppi: le pene pecuniarie, che colpiscono il patrimonio del condannato, e le pene detentive, che colpiscono invece la sua libertà personale. Le pene stabilite per ciascun reato sono regolate di norma dallo stesso articolo di legge che individua la fattispecie delittuosa a cui vanno applicate; le circostanze aggravanti e attenuanti possono invece trovarsi anche in altre norme. La sanzione penale, a differenza del passato in cui l’unico scopo della pena era la punizione, è intesa principalmente ad avere un effetto rieducativo sul reo, in modo che l’autore dell’illecito non commetta nuovamente il reato in futuro. Gli obiettivi che l’ordinamento giuridico persegue attraverso la pena sono la prevenzione speciale dunque, che ha lo scopo di rieducare il reo; la prevenzione generale, che ha lo scopo deterrente di evitare la commissione di reati futuri; la repressione della condotta antigiuridica, ottenuta attraverso l’esecuzione della pena da parte del condannato.

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