Il diritto penale internazionale

Cos’è il diritto internazionale penale

Il diritto internazionale penale si compone, in senso stretto, delle norme internazionali che disciplinano la responsabilità penale individuale in relazione alla commissione di crimini internazionali, ovvero quelle fattispecie di reato che violano norme di importanza fondamentale per la comunità internazionale, e quindi che presentano un disvalore sociale tale da necessitare di una repressione sovrastatale. Come il diritto penale classico, anche il diritto penale internazionale si distingue in diritto sostanziale e diritto processuale. Il primo definisce gli elementi che compongono i crimini internazionali e individua altresì gli obblighi degli Stati in materia di repressione di tali crimini; il secondo detta le norme che disciplinano la procedura del processo penale che si svolge dinnanzi ai vari tribunali penali internazionali.

Il diritto penale rappresenta, tra le altre brache del diritto, forse quella che più di tutte è legata al concetto di Stato, di sovranità statale e di riserva statale dell’uso della violenza, utilizzata, entro i termini rigidamente stabiliti dai diritti costituzionalmente garantiti, per la repressione dei reati commessi nel territorio dello stato stesso.  L’idea pertanto che il reo di crimini particolarmente gravi debba rispondere della loro commissione non davanti al giudice statale, ma dinnanzi alla comunità internazionale, è di creazione moderna, e la definizione dei suoi contorni giuridici e applicativi è ancora in atto. Nella storia occidentale moderna il primo tribunale penale internazionale vero e proprio fu quello militare istituito a Norimberga nel 1945 per la repressione dei crimini di guerra. In oriente invece fu istituito il tribunale di Tokyo, incaricato anch’esso di procedere contro i grandi criminali di guerra giapponesi.

I crimini internazionali

Ad oggi non esiste una definizione normativa univoca di crimini internazionali. Nel diritto penale internazionale in senso stretti vengono ricompresi tra i crimini internazionali i core crimes, ovvero quei crimini previsti dal diritto internazionale consuetudinario e altresì inseriti negli statuti dei tribunali penali internazionali, ovvero i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, il genocidio e l’aggressione. I crimini transnazionali sono invece quelli che vanno dalla corruzione, alla tratta di schiavi, agli atti terroristici, fino alla tortura.

Ad ogni modo, le caratteristiche comuni a tutti i crimini internazionali, a prescindere dalla loro appartenenza all’una o all’altra categoria, sono diverse. Anzitutto essi sono qualificabili come crimini internazionali a prescindere dal fatto che lo siano o meno nel diritto interno, si caratterizzano per essere lesivi di interessi fondamentali e beni giuridici tutelati dalla comunità internazionale, determinano la responsabilità individuale anche se commessi dagli organi di uno Stato, sono infine sottoponibili al giudizio di un organo giurisdizionale.

Passando alle singole categorie, i crimini di guerra emergono come quelli più risalenti nel tempo. La comunità internazionale, pur non esistendo una definizione di tali crimini adottata in via pattizia, li identifica come violazioni gravi del diritto internazionale umanitario pattizio e consuetudinario. Nei crimini di guerra l’elemento fondamentale è il nesso tra la condotta delittuosa e il conflitto armato.

Il genocidio è divenuto fattispecie autonoma e be identificata, grazie alla stipula di un trattato internazionale ad esso dedicato, ovvero la Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e repressione del delitto di genocidio del 1948; tale convenzione si occupa, tra l’altro, di definire gli atti che configurano il crimine di genocidio.

 I crimini contro l’umanità possono essere commessi sia in tempo di pace sia in tempo di guerra, e l’elemento che li caratterizza è il fatto che debbano essere perpetrati nel contesto di un attacco sistematico o esteso compiuto ai danni di una popolazione civile qualsiasi.

Il crimine di aggressione, la cui formulazione e individuazione è stata lunga e travagliata, si caratterizza per la posizione di leadership rivestita dal reo: esso infatti nel perpetrare il crimine deve ricoprire un ruolo apicale nell’apparato politico o militare di uno Stato. La competenza giurisdizionale per i crimini di aggressione spetta, dal 17 luglio 2018, alla corte penale internazionale.

La corte internazionale di giustizia

La corte penale internazionale, conosciuta con l’acronimo ICC (che sta per International Criminal Court), è il principale organo giurisdizionale delle Nazioni Unite. Ha sede all’Aja e costituisce il tentativo più ambizioso e strutturato di approntare una giurisdizione competente a risolvere le controversie tra Stati. Essa configura allo stesso tempo un punto di partenza e un punto di arrivo del diritto internazionale penale. Un punto di partenza perché, come già accennato, il diritto penale internazionale è una branca ancora in piena formazione e in pieno mutamento, e con esso ovviamente anche i tribunali dove si celebrano i processi per i crimini internazionali. Un punto di arrivo perché costituisce il raggiungimento di un obiettivo fondamentale della storia della giustizia penale internazionale, ovvero la creazione di un tribunale permanente che sia competente soltanto per i reati individuati come crimini internazionali dallo Statuto di Roma e dagli Elements of Crimes – fonti di diritto internazionale penale sostanziale e processuale -, che sia allo stesso tempo indipendente e in grado di superare il vaglio delle varie critiche che in passato sono state mosse nei confronti delle esperienze giurisdizionali internazionali precedenti. Alla corte penale internazionale è affidata la competenza sulle quattro tipologie di crimini internazionali individuati: crimini di guerra, crimini contro l’umanità, genocidio e aggressione. 

Oltre alla corte internazionale di giustizia nel tempo sono stati istituiti diversi tribunali internazionali ad hoc, la cui giurisdizione riguardava crimini specifici e la cui durata era temporanea, in virtù dell’azione circoscritta che svolgevano. Tra questi senz’altro di grande importanza è stato il Tribunale penale internazionale per l’ex-Jugoslavia (TPIJ), istituito in seguito al rapporto di una commissione di inchiesta che denunciava crimini contro l’umanità e gravi violazioni del diritto internazionale umanitario perpetrati nel contesto del conflitto che ha interessato tale regione. Anche il Tribunale penale internazionale per il Ruanda (TPIR) è stato istituito in seguito ad alcuni rapporti d’inchiesta che indicavano il genocidio in atto nel Paese.

Avvocati specializzati nel diritto penale internazionale

Nel caso in cui ci si trovi coinvolti in un procedimento penale internazionale o con caratteri transfrontalieri è importante affidarsi ad un difensore che non solo sia specializzato nel diritto penale, ma che sia anche esperto di diritto internazionale, in virtù delle peculiarità che caratterizzano questo diritto penale speciale. I nostri avvocati mettono la propria esperienza nel diritto penale e nel diritto internazionale a disposizione del cliente per guidarlo nelle complesse procedure transnazionali e per rappresentarlo dinnanzi alle corti europee ed internazionali.