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Riforma europea della patente di guida: nuove regole per chi guida

Cambia la patente in Europa: sospensioni valide in tutta l’UE, patente digitale e guida accompagnata a 17 anni

L’Unione Europea ha approvato una riforma storica del diritto delle patenti di guida, destinata a cambiare profondamente il modo in cui vengono riconosciute e sanzionate le infrazioni stradali tra i Paesi membri. La principale novità: il ritiro o la sospensione della patente avrà effetto in tutta l’Unione Europea, e non solo nel Paese dove è stata commessa la violazione.


Il ritiro della patente sarà valido in tutta Europa

Con la nuova direttiva, chi commette infrazioni gravi in un Paese dell’Unione potrà subire il ritiro o la sospensione della patente con effetto in tutti gli Stati membri. In passato, il divieto di guida si applicava soltanto nel Paese in cui era avvenuto il reato; con la riforma, invece, la decisione sarà riconosciuta e attuata anche nel Paese che ha rilasciato la patente.

Le autorità del Paese in cui è avvenuta l’infrazione dovranno notificare la violazione all’autorità del Paese d’origine, che deciderà la durata e le modalità della sospensione.
In questo modo, si punta a evitare che un conducente, dopo aver perso la patente in uno Stato, possa continuare a guidare liberamente in un altro.

Le infrazioni che comporteranno il ritiro europeo della patente

Le principali infrazioni che dovrebbero comportare la sospensione europea dovrebbero essere:

  • guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe,
  • eccesso di velocità superiore di oltre 50 km/h ai limiti consentiti,
  • guida pericolosa con conseguenze mortali o gravi lesioni,
  • fuga dopo un incidente,
  • rifiuto di sottoporsi ai test alcolemici o tossicologici.

L’obiettivo è armonizzare le sanzioni e migliorare la sicurezza stradale, garantendo che chi mette in pericolo la vita altrui non possa “scappare” da un Paese all’altro per eludere le pene.


Quando entrerà in vigore la riforma

Le nuove norme entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Gli Stati membri avranno tre anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale e un ulteriore anno per completare gli adeguamenti tecnici e amministrativi. Ciò significa che entro il 2029 tutti i Paesi UE dovranno avere sistemi interconnessi per lo scambio delle informazioni sulle patenti, sulle sospensioni e sui ritiri.


La patente digitale europea: addio alla carta entro il 2030

La riforma introduce anche la patente digitale europea, disponibile su smartphone entro il 2030. Il documento avrà validità di 15 anni e sarà equiparato a quello fisico. Chi lo desidera potrà comunque mantenere la tessera plastificata: le due versioni avranno valore legale equivalente. Il formato digitale consentirà un controllo più rapido e sicuro dei documenti da parte delle autorità di polizia di tutti gli Stati membri e semplificherà lo scambio di dati in caso di sanzioni o controlli transfrontalieri.


Guida accompagnata e nuove regole per i giovani conducenti

Un’altra importante novità riguarda la guida accompagnata a 17 anni, che sarà riconosciuta in tutta l’Unione Europea. In Germania, questa possibilità esiste già da anni; con la riforma, anche i giovani conducenti di altri Paesi potranno guidare all’estero sotto la supervisione di un adulto esperto, accumulando così esperienza alla guida prima della patente completa. L’obiettivo è formare conducenti più consapevoli e ridurre il numero di incidenti tra i neopatentati, categoria ancora oggi a rischio elevato.


Patente professionale: Lkw e autobus già a 18 anni

Su richiesta del settore dei trasporti, il Parlamento europeo ha approvato anche la riduzione del limite d’età per le patenti professionali:

  • Patente per camion (categoria C): conseguibile già a 18 anni (anziché 21).
  • Patente per autobus (categoria D): conseguibile a partire da 21 anni (anziché 24).

La misura mira a contrastare la carenza di autisti professionali nel mercato europeo, favorendo al tempo stesso una formazione uniforme e più rapida per i giovani lavoratori del settore logistico.


Niente test obbligatori per gli anziani né patente a punti europea

Durante i negoziati, il Parlamento europeo ha escluso alcune proposte controverse, tra cui:

  • i test medici obbligatori per gli anziani, che restano di competenza dei singoli Stati membri,
  • il divieto di guida notturna per i neopatentati,
  • e la creazione di un registro europeo dei punti sulle patenti.

Secondo i deputati europei, l’età non può essere l’unico criterio per limitare la mobilità, e i controlli sanitari devono basarsi su valutazioni individuali e mediche, non su discriminazioni anagrafiche.


Obiettivo: ridurre drasticamente le vittime della strada

La riforma si inserisce nell’obiettivo strategico dell’Unione Europea di dimezzare entro il 2030 il numero dei morti e feriti gravi negli incidenti stradali, con la prospettiva di azzerarli entro il 2050 (“Vision Zero”). Nel 2024, secondo la Commissione europea, 19.940 persone hanno perso la vita sulle strade dell’UE. I Paesi più sicuri restano Svezia e Danimarca, mentre la Germania registra 33 morti per milione di abitanti, al di sotto della media europea (45 per milione).


Assistenza legale per sanzioni e sospensioni della patente in Germania e in Europa

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